lunedì 1 marzo 2010

Intrastat 2010: ritardata emanazione provvedimenti di attuazione

Decisamente funambolico l’epilogo del recepimento delle Direttive n. 8 e n.117 del 2008 riguardanti le novità in materia di territorialità Iva dei servizi e, in particolare, quelle legate alla presentazione dei modelli Intrastat che, com’è noto, dal 2010, coinvolgono massicciamente anche le prestazioni di servizio. Il D.Lgs n. 18 del 11/02/2010 che recepisce le direttive citate è stato emanato con estremo ritardo (pubblicato sulla G.U. n. 41 del 19/02/2010). Con nota dell'Agenzia delle Dogane n.24265 del 19/02/2010, dopo mesi di silezio, a poche ore dalla scadenza di febbraio, è stata "ufficializzato” il termine del giorno 20 per la presentazione elettronica (valida solo fino ad aprile) e di quella telematica per il giorno 25. Il software Intr@Web è stato messo a disposizione solo il 18/02/2010 (con la precedente versione del 2009 non era possibile presentare gli elenchi né delle cessioni né, men che meno, dei servizi). Decisamente singolare, e probabilmente non priva di significato, risulta la mancata pubblicazione entro il 25/02/2010 del Decreto MEF, firmato il 22/02/2010, che suggella normativamente le citate scadenze e che contiene i tracciati record per lo sviluppo dei gestionali aziendali. I modelli presentati “irritualmente” (su cartaceo) dopo la pubblicazione dei provvedimenti di attuazione dovranno essere ripresentati entro 10 giorni dall’invito degli uffici. Quello che risulta è un quadro sicuramente caotico, alquanto criticabile.

Violazioni dello Statuto
L’art. 3 dello Statuto del contribuente dispone che i nuovi adempimenti non entrino in vigore prima di 60 giorni dall’emanazione dei provvedimenti attuativi ed i nuovi modelli contengono sicuramente delle novità (si pensi ai servizi.
L’art. 10, co.2, dello stesso Statuto prevede che non siano irrogate sanzioni qualora il comportamento del contribuente risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell'Amministrazione stessa ed il comma 3, che le sanzioni non siano comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione della norma tributaria o quando si traduce in una mera violazione formale senza alcun debito di imposta.
Infine, sempre lo Statuto del contribuente, dispone, all’art. 10, co.1, che i rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria siano improntati al principio della collaborazione e della buona fede. E non ci vuole, quindi, molto, a concludere come quest’ultimo principio sia stato completamente violato da parte dell'Amministrazione finanziaria.

Il grave disagio provocato alle aziende dai ritardi nell’emanazione dei provvedimenti nonché le palesi violazioni commesse dal legislatore e dall’Amministrazione finanziaria, sono state oggetto di una decisa lettera di protesta che alcune Associazioni di categoria della provincia di Vicenza hanno inviato all’Agenzia delle Dogane e a quella delle Entrate.

Il giornale di Vicenza – 26/02/2010
La domenica di Vicenza 27/02/2010

4 commenti:

  1. Il Decreto M.E.F. 22/02/2010 è stato pubblicato sulla G.U. n. 53 del 05/03/2010. A tale data risultano già spirate sia la scadenza del 20/02/2010 che quella del 25/02/2010 riguardanti la presentazione dei modelli Intrastat di gennaio 2010.

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  2. I rilevanti ritardi legati all’attuazione delle Direttive n. 8 e 117 del 2008 sono stati oggetto di alcune interrogazioni parlamentari:


    - Testo interrogazione n. 4-06458 Dodadi, Messina e Barbato

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  3. Con la circolare n. 14/E del 18/03/2010 l'Agenzia delle Entrata ha preso atto del fatto che il Decreto MEF del 22/02/2010 è stato pubblicato sulla G.U. del 5/3/2010, oltre il termine (20 febbraio, in formato elettronico; 25 febbraio, in telematico) previsto dal decreto stesso per la presentazione degli intrastat relativi a gennaio 2010. Alla data di scadenza dei nuovi adempimenti erano pertanto già spirate le scadenze di gennaio. Al riguardo è stato riconosciuto che i contribuenti dispongono di 60 gg dalla pubblicazione in Gazzetta delle disposizioni di attuazione (si arriva quindi al 04/05/2010) per adempiere alla presentazione degli elenchi in questione. I citati 60 giorni sono quelli previsti dall'art. 3,co.2, dello Statuto del Contribuente il quale prevede che "in ogni caso, le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimentia a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data ... dell'adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti".
    Non si comprende, quindi, perché l'Agenzia abbia circoscritto la precisazione in analisi ai soli elenchi di gennaio !?

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