venerdì 8 gennaio 2010

Comunicazione telematica delle dichiarazioni d’intento (esportatori abituali e plafond).

PROPOSTA DI SEMPLIFICAZIONE
Dal 2005 i dati contenuti nella dichiarazione d’intento emesse dal cliente esportatore abituale devono essere inviati all’Agenzia delle Entrate a cura del fornitore. Il mancato invio nei termini previsti (o l’invio con dati incompleti od errati), comporta l’applicazione di sanzioni pesantissime (dal 100% al 200% l’imposta e solidarietà sull’Iva eventualmente dovuta dal cliente). In questo caso le disposizioni nascono dall’esigenza di contrastare fenomeni fraudolenti in materia di Iva e quindi sono apprezzabili nell’intento. I medesimi obiettivi possono però essere perseguiti ponendo obblighi solo in capo agli esportatori (pochi) e non ai loro fornitori (tanti). La soluzione alternativa dovrebbe prevedere:
• l’obbligo in capo all’esportatore di inviare telematicamente la lettera d’intento all’Agenzia delle Entrate, nonché all’indirizzo e-mail del proprio fornitore, tramite un apposito software predisposto dall’Agenzia delle Entrate (o conforme ai tracciati dalla stessa approvati);
• l’obbligo, da parte dell’Agenzia, di notificare all’indirizzo e-mail del fornitore, entro le 24 ore successive, l’avvenuta ricezione della dichiarazione d’intento;
• la possibilità, per l’esportatore abituale, di inviare la dichiarazione d’intento tramite posta ordinaria, previa vidimazione della stessa presso il competente Ufficio delle Entrate (in questo modo sarà così possibile gestire le situazioni n cui il fornitore non sia dotato di un indirizzo di posta elettronica);
• l’applicazione delle sanzioni in capo al fornitore solamente nell’ipotesi di emissione della fattura senza addebito di Iva in mancanza o difformità delle dichiarazioni prodotte con le modalità di cui sopra.
In questo modo la massa degli adempimenti verrebbe drasticamente ridotta: a fronte di ogni esportatore abituale ci sono, infatti, “n” fornitori. Gli esportatori abituali, del resto, sono già oggi obbligati ad inviare la dichiarazione d’intento per usufruire dell’agevolazione e per loro si tratterebbe solamente di modificare la modalità di invio, che, in molti casi, risulterà addirittura preferibile.

Ufficio fiscale Apindustria Vicenza

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